Le sei mani by Agatha Christie

Le sei mani by Agatha Christie

autore:Agatha Christie
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: by Edi & LiB3
editore: Mondadori
pubblicato: 1996-12-31T23:00:00+00:00


11 - Un brutto colpo per l’ispettore Smart di FREEMAN WILLS CROFTS

Al giornalista Oliver gelò il sangue dalla paura quando trovò Beryl Blackwood riversa in terra, priva di sensi, con la testa dentro il forno a gas del suo appartamento. Ma non ebbe un attimo d’esitazione. Dopo aver steso la ragazza inerme sul pavimento, passò a praticarle una vigorosa respirazione artificiale, mentre urlava al poliziotto di telefonare prima a un medico e poi a Scotland Yard.

Nel giro di mezz’ora, l’ispettore Smart era arrivato nell’appartamento. Beryl aveva appena riacquistato conoscenza e fu così in grado di riferire, con un filo di voce, quanto le era accaduto. Smart si rese subito conto che si era trattato di un deliberato tentativo di omicidio. Che non fosse giunto a conclusione lo si doveva solo a una di quelle incredibili sviste che i criminali sembrano incapaci di evitare. L’assalitore si era dimenticato di infilare una monetina nel contatore, e l’erogazione di gas si era interrotta giusto in tempo per evitare danni irreparabili!

Smart fece poi due telefonate: a Scotland Yard perché gli esperti di impronte digitali esaminassero gli oggetti che il potenziale assassino poteva aver toccato, e al centralino locale per rintracciare la telefonata ricevuta da Beryl durante la serata. Quindi si recò in fretta al “Morning Star”.

Erano stati fatti grandi progressi nell’inchiesta dai tempi della conferenza presieduta dall’ispettore capo Bradford, quando Tracey, Fisher, Potts, Redman e Oliver risultavano gli unici indiziati. Tre di questi erano ormai stati eliminati. La sera del delitto di Victoria, Fisher era riuscito a dimostrare di aver lavorato per ben tre ore, dalle nove a mezzanotte, mentre Oliver era stato visto a Oxford Circus alle dieci. La sera dell’omicidio dei Jumbles, Potts si trovava a Londra. Si era deciso che poter dimostrare la propria innocenza in un crimine implicava l’essere innocenti anche per l’altro; quindi, tra gli indiziati restavano solo Tracey e Redman. Inoltre, ora si riteneva che Tracey, in quanto tale, non godesse di un’esistenza indipendente, ma che qualcun altro si fosse mascherato sotto quel nome. L’ipotesi del capo che Tracey potesse essere effettivamente Redman restava una possibilità ancora valida, poiché coloro che avevano visto Tracey non erano certi se si trattasse o meno di Redman. Era vero, però, che la polizia non era riuscita ad attribuire l’acquisto della spilla di Broad Street a Redman. L’anziana donna del negozio di antiquariato non l’aveva identificato come l’acquirente della spilla. Smart, comunque, era rimasto colpito dalle scoperte di Beryl e, quando aveva sentito pronunciare il nome di Redman in relazione all’aggressione subita dalla ragazza, si era congratulato con se stesso, pensando di poter ormai chiudere l’indagine.

Ma appena Smart raggiunse gli uffici del “Morning Star”, vide svanire ben presto tutte le sue speranze. C’erano fin troppe prove che dimostravano che Redman era rimasto nell’edificio per tutta la sera. Tale scoperta lasciò Smart senza fiato. Redman non c’entrava niente con l’aggressione di Beryl. Chi era, allora, il colpevole?

Poi a Smart venne in mente che Beryl aveva detto che lo sconosciuto al telefono gli era parso Hemingway.



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